Ipovisione

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Quando la condizione visiva non è adeguata ai bisogni di una persona

Cos’è l’ipovisione

Il termine ipovisione è abbastanza diffuso nel mondo ma spesso vengono utilizzati anche sinonimi come “Visione ridotta, “Disabilità visiva, “Handicap visivo” o “Cecità parziale”. A prescindere dal termine usato, è importante capire che l’ipovisione è quella condizione visiva posta a ponte tra normalità e cecità. Non esistono solo persone che vedono normalmente e persone che non vedono, ma ci sono tante sfaccettature nel mezzo. Si ha ipovisione quando la condizione visiva non è adeguata ai bisogni di una persona.

In base al tipo di Danno Visivo i pazienti possono essere classificati in diversi gruppi che presentano problematiche diverse, cliniche e riabilitative. Questi gruppi si possono suddividere in base alla zona visiva interessata:

Ipovisione centrale, dove il paziente può riscontrare problemi nelle attività da vicino (lettura,scrittura, lavori manuali fini), nei rapporti interpersonali (riconoscimento volti) o nell’orientamento e mobilità (riconoscere cartelli o guidare l’auto)

Ipovisione periferica, dove il paziente può riscontrare difficoltà soprattutto nell’orientamento e mobilità (riconoscere ostacoli e percorsi), nei rapporti interpersonali.

Ipovisione mista, dove, in casi estremi, si combinano i problemi di mobilità e orientamento a quelli nella distanza ravvicinata, quando la perdita importante di acuità visiva, porta il paziente a necessitare di un forte ingrandimento per la lettura/scrittura.

Tra le principali cause di ipovisione nell’adulto troviamo:

  • Degenerazione maculare senile (circa 50%)
  • Retinopatia diabetica
  • Glaucoma
  • Malattia di Stargardt
  • Retinite Pigmentosa

La tecnologia assistiva e gli ausili di ultima generazione

Chi è l’ipovedente

Un soggetto ipovedente è un “vedente che vede poco”, perciò, per quanto gli è possibile, cercherà di sfruttare al meglio il suo residuo visivo, anche se molto ridotto, per essere il più indipendente possibile. Resta comunque un individuo con molte difficoltà, disabilità o handicap, sia nell’eseguire semplici attività quotidiane (fare la spesa al supermercato, ritirare denaro al bancomat, attraversare la strada etc.), sia nei rapporti interpersonali e nell’integrazione sociale (riconoscere e salutare amici e parenti per strada, partecipare ad un gioco a squadre, inserirsi in un ambiente di lavoro etc.).

Un errore molto comune da parte dell’immaginario collettivo è pensare che sia impossibile che una persona che deambula con un bastone bianco possa utilizzare uno smartphone, prendere un mezzo pubblico in autonomia o percepire alcuni ostacoli in movimento. Il “segreto” è subito svelato pensando a quanto possa aiutare, ad esempio, la tecnologia assistiva (Siri, Google Assistant o Alexa), i dispositivi indossabili di ultima generazione (OrCam MyEye) o molto semplicemente l’acutezza di un altro senso come l’udito.

Un paziente affetto da una delle patologie più comuni che portano ad ipovisione, come la maculopatia, ad esempio potrebbe riuscire ad orientarsi abbastanza facilmente in un supermercato ma, nel momento dell’individuazione di un prodotto, o nella ricerca della sua scadenza, potrebbe non riuscire proprio a portare a termine  l’acquisto senza l’aiuto di terzi. Al contrario invece, una persona con retinite pigmentosa potrebbe dover muoversi con un bastone per non vedenti per l’enorme difficoltà di riconoscere gli ostacoli (gradini, colonne o le stesse altre persone) ma poi sfruttare il residuo visivo disponibile nella parte centrale della retina per leggere gli ingredienti di un alimento.

Ci sono poi altri casi dove una persona apparentemente normo vedente, diventa ipovedente al buio (emeralopia) oppure in condizioni di luce molto forte, dove l’abbagliamento riduce drasticamente il contrasto. In queste situazioni il soggetto subisce una riduzione dell’acuità visiva tale da compromettere anche completamente la visione e di conseguenza la mobilità o l’orientamento.

Lenti d’ingrandimento di ogni tipo

Gli ausili

La riabilitazione visiva è un processo di trattamento e istruzione che aiuta le persone con disabilità visive a raggiungere la massima funzionalità, il senso di benessere, un livello di indipendenza personale soddisfacente e una qualità di vita ottimale. La funzione è massimizzata dalla valutazione, dalla diagnosi e dal trattamento, incluso, ma non limitato, alla prescrizione di ausili ottici, non ottici, elettronici e/o di altro tipo, come l’istruzione all’utilizzo della fissazione eccentrica.

 

Il nostro centro ottico offre la possibilità di provare, e fornire, ausili come:

  • Lenti d’ingrandimento di ogni tipo, per lettura e scrittura
  • Video ingranditori portatili e fissi
  • Occhiali ingrandenti per lontano e vicino
  • Monocoli kepleriani
  • Filtri fotoselettivi (anche su aggiuntivi)
  • Sistemi di illuminazione specifici
  • Ausili non ottici per la casa
  • Bastoni bianchi per orientamento, segnalazione e sostegno

Video ingranditori

Dalla necessità di utilizzo e dalla passione di uno dei titolari del nostro punto vendita, Matteo Polverini, affetto da retinite pigmentosa da circa 20 anni, nasce la possibilità di poter provare un buon numero di ausili elettronici portatili, dal più piccolo ed economico da 3,5” al più grande e completo da 12”, passando per molte altre dimensioni di schermi, fino ai video ingranditori fissi da casa.

Verrete non solo consigliati sul dispositivo più adatto alle vostre esigenze ma sarete anche seguiti e istruiti al meglio su come sfruttarli al massimo, sia in sede che telefonicamente al momento del bisogno, direttamente da una persona che ne conosce tutti i particolari, pregi, difetti e “segreti”.